La comunicazione fa perdere la campagna elettorale

Il giorno dopo il responso elettorale è sempre tempo di analisi e bilanci. Ci sono vinti e vincitori ma soprattutto si cristallizzano esperienze e casi studio dai quali ripartire per migliorare. Le campagne elettorali sono elettrizzanti e frenetiche, ogni candidato mette in campo tutte le sue risorse per convincere gli elettori della bontà delle sue idee e della sua visione. 

Ma oggi voglio sfatare un mito molto diffuso: la comunicazione, da sola, non garantisce la vittoria, bensì la sconfitta.

Andiamo con ordine. Siamo spesso portati a credere che un messaggio ben costruito sia la chiave del successo elettorale. Tuttavia, la realtà è molto più complessa. Un messaggio, per quanto perfetto, non basta se non risuona in contesto adatto. In una campagna elettorale, la comunicazione è solo una delle molteplici variabili in gioco. Pensa alla campagna elettorale come a una ciambella, per la sua buona riuscita c’è bisogno di alcuni elementi indispensabili: la farina, il lievito, lo zucchero, le uova, il burro. Se uno di questi elementi manca o è presente con un dosaggio sbagliato, la ciambella non riesce. Allo stesso modo, quante volte hai visto candidati con una comunicazione tecnicamente impeccabile finire nel dimenticatoio delle sconfitte elettorali? Questo perché, oltre alla comunicazione, ci sono fattori altrettanto importanti come la credibilità, il programma politico e la capacità di rispondere ai bisogni degli elettori.

Ma, attenzione: se una buona comunicazione non garantisce la vittoria, una comunicazione inefficace garantisce sempre la sconfitta. 

E questo è un dato di fatto che si evince anche analizzando l’ultima competizione elettorale. Errori, gaffe, incoerenze e messaggi confusi sono l’equivalente di un autogol in politica. La cattiva comunicazione è il veleno che può annientare anche la campagna più promettente. Gli elettori cercano autenticità e coerenza. In un’epoca di disinformazione e fake news, l’autenticità diventa una merce rara e preziosa. Una comunicazione percepita come artificiale e costruita a tavolino respinge gli elettori e li fa dubitare della sincerità del candidato.

Conoscere il proprio elettorato è il primo passo per evitare errori di comunicazione.

Bisogna capire chi sono gli elettori, cosa vogliono e quali sono le loro preoccupazioni. Solo così si può costruire una strategia comunicativa efficace. Gli elettori apprezzano la sincerità e sono più propensi a supportare un candidato che mostra il proprio lato umano. Ammettere gli errori e comunicare apertamente con gli elettori crea un legame di fiducia difficile da rompere. 

Una campagna elettorale di successo non si basa solo sulla comunicazione. Nessun candidato può vincere da solo; dietro ogni vittoria c’è una squadra affiatata e competente. Circondarsi di persone capaci e che condividono la visione del candidato è fondamentale. Inoltre, un programma elettorale chiaro e realistico è indispensabile. Gli elettori vogliono sapere cosa intendi fare concretamente per migliorare la loro vita. 

Il tempismo è un altro elemento cruciale nella comunicazione politica. 

Sapere quando lanciare un messaggio e come farlo può fare la differenza tra essere ascoltati ed essere ignorati. Una buona strategia comunicativa tiene conto dei momenti giusti per comunicare. Inoltre, la coerenza del messaggio è fondamentale. Un messaggio incoerente o contraddittorio può rapidamente erodere la fiducia degli elettori. Mantenere un messaggio chiaro e coerente nel tempo è essenziale per costruire e mantenere la fiducia.

I social media sono una delle piattaforme più potenti per raggiungere gli elettori. Ma non basta essere presenti: è essenziale utilizzare ogni piattaforma in modo strategico. Facebook, Instagram, Twitter e TikTok hanno pubblici diversi e richiedono approcci diversi. Ad esempio, su Instagram funzionano bene le storie visive e i video brevi, mentre su Twitter è fondamentale avere messaggi incisivi e diretti. Non limitarti a un solo tipo di contenuto. Alterna tra post scritti, video, infografiche e dirette streaming per mantenere alta l’attenzione degli elettori. Un video di un minuto può spiegare un punto del programma meglio di mille parole, e una diretta streaming può far sentire gli elettori più vicini al candidato. La comunicazione non è solo trasmettere messaggi, ma anche ascoltare. Usa sondaggi, questionari e interazioni sui social media per capire cosa pensano e sentono gli elettori. Rispondere alle loro domande e commenti mostra che il candidato è attento e interessato alle loro opinioni. Racconta storie personali, esperienze di elettori e casi di successo per rendere i messaggi più umani e coinvolgenti. Le storie aiutano a creare un legame emotivo con gli elettori. La coerenza visiva è importante quanto quella del messaggio. Utilizza colori, font e immagini coerenti in tutti i materiali di comunicazione per creare un’identità visiva riconoscibile. Questo aiuta a rendere il candidato immediatamente identificabile e professionale.

La chiave del successo risiede in una combinazione di autenticità, conoscenza dell’elettorato, un programma solido e una squadra forte. La comunicazione è il collante che tiene tutto insieme, ma deve essere gestita con cura e professionalità. 

Se vuoi evitare di cadere nella trappola della cattiva comunicazione, affidati a chi ha esperienza e competenza nel settore. Una buona comunicazione non garantisce la vittoria, ma una cattiva comunicazione garantisce la sconfitta. 

Ecco perché è fondamentale scegliere con cura chi ti accompagnerà in questa avventura elettorale.

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